VIAREGGIO. “Mi si chiedeva di firmare un documento nel quale in parte avrei dovuto dichiarare il falso.” Lo ha affermato Riccardo Antonini, il ferroviere licenziato dal Gruppo Fs commentando il rifiuto della proposta di conciliazione.

“La mia dignità vale più del beneficio economico del posto di lavoro. Non mi pentirò di questa scelta”, ha aggiunto il ferroviere che è anche consulente di alcuni familiari delle vittime della strage di Viareggio.

Ieri mercoledì 23 gennaio, dopo cinque ore di discussione, i legali di Antonini e delle Ferrovie erano arrivati ad un preliminare di accordo che prevedeva, tra l’altro, il reintegro del ferroviere, ma Antonini non ha accettato. Il processo quindi continua e la prossima udienza è fissata per l’11 marzo.

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ultimo aggiornamento: 24-01-2013


CASO ANTONINI, SI VA VERSO IL PROCESSO PER IL FERROVIERE LICENZIATO

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